Progetto "Anziano Valore Comunità"

Brochure AVC 1

con il co-finanziamento della Regione Veneto
Durata del progetto: marzo 2019 - 2020
 
Presentazione
Con la promulgazione della L.R. n. 23 del 8/08/2017 "Promozione e valorizzazione dell'invecchiamento attivo" la Regione Veneto ha fatto propri i principi del 'paradigma 2002' qualificando l'invecchiamento attivo come "processo che promuove la continua capacità del soggetto di esprimere la propria identità e ridefinire e aggiornare il proprio progetto di vita in rapporto ai cambiamenti inerenti la propria persona e il contesto di vita attraverso attraverso azioni svolte ad ottimizzare il benessere, la salute, la sicurezza e la partecipazione alle attività sociali, economiche, culturali e spirituali, allo scopo di migliorare la qualità della vita e di affermare il valore della propria storia ed esperienza nel corso dell’invecchiamento e favorire un contributo attivo alla propria comunità” .

Successivamente, con DGR n. 1170 del 7/08/2018, la Regione Veneto ha individuato, con avviso pubblico, le iniziative e i progetti per l’invecchiamento attivo attraverso il quale IPAB di Vicenza ha potuto presentato la propria proposta in collaborazione con i seguenti partner:

  • ALINSIEME
  • V.A.A.- Associazione Volontari Assistenza Anziani
  • P.A.P. Associazione Provinciale Artigiani Pensionati
  • GEN.DO ONLUS
  • AVMAD-Associazione Veneto Malattia di Alzheimer e Demenze Degenerative Onlus
  • CCSP – Centro Culturale San Paolo – Onlus
  • APS Lagorà
  • NOI VICENZA TERRITORIALE
  • Non Dalla Guerra
  • S.A. CON NOI
  • TANGRAM soc.coop.sociale A R.L.- Onlus
 
Sintesi del progetto
Le azioni progettuali scelte da IPAB di Vicenza riguardano attività di utilità sociale e promozione di forme di cittadinanza attiva, pratiche di solidarietà sociale con particolare riferimento ad azioni di sorveglianza per i luoghi urbani e azioni di promozione e supporto alla domiciliarità fondata sulla responsabilizzazione, ricerca attraverso forme di resilienza per innovare le relazionali e il sostegno intra ed inter generazionali (empowerment).
Nello specifico le azioni interesseranno:
- interventi volti a promuovere l’impegno civico delle persone anziane e rafforzare il ruolo del volontariato;
- interventi volti a migliorare le relazioni intergenerazionali in attività di utilità e promozione sociale della comunità;
- interventi volti a incrementare l’accesso a modalità di sostegno di tipo innovativo per le persone anziane ai fini di contrastare l’isolamento sociale;
- interventi volti a implementare la partecipazione delle persone anziane ad attività culturali, ricreative e sportive anche al fine di accrescere relazioni solidali positive continuative tra le persone e di sviluppare senso di appartenenza alla comunità;
- interventi volti a sviluppare progetti di “vicinato solidale” che favoriscano relazioni sociali e di supporto sia intragenerazionale che intergenerazionale; accessibilità ai luoghi di incontro, momenti di aggregazione per il quartiere, spazi di condivisione abitative ed opportunità che vadano incontro a differenti interessi, possibilità di scambio, reciprocità, ascolto e collaborazione al fine di valorizzare la persona che vive all’interno delle comunità.
 
Analisi del contesto sociale e territoriale
IPAB di Vicenza è una istituzione pubblica che da sette secoli si prende cura delle diverse fragilità della persona anziana (fisiche, psichiche e relazionali) dentro a forme di comunità che, oltre a predisporre servizi di assistenza e cura, mira a generare un ambiente di relazioni sociali nel quale ogni persona possa sentirsi viva.
A livello territoriale si percepisce uno smarrimento del “sentirsi” comunità, caratterizzato da forme di individualismo, spesso di egoismo, di indifferenza e da una crescente solitudine delle persone: questa situazione porta ad un potenziamento della vulnerabilità e nel maggior bisogno di cura e di relazioni. Ciò crea un contesto di crescente “debolezza” e difficoltà nell’offrire risposte di vicinato ai diversi bisogni socio-assistenziali.
Dall’altra parte le organizzazioni (anche su base volontaria) attive nella comunità vicentina presentano la complessità nel far fronte alle diverse esigenze e non riescono ad attivare e coordinare disponibilità e competenze presenti nel territorio (si pensi, ad esempio, all’alto numero di persone ancora attive ma fuori dal mercato del lavoro).
In questo contesto un progetto di cultura, aggregazione e socialità che sia “pensiero, strategia, progettazione, aggregazione, sperimentazione, valorizzazione” di forme di welfare di comunità con al centro l’anziano può rappresentare un punto di forza da cui iniziare a invertire la rotta e che può favorire la riscoperta da parte di tutti, istituzioni, organizzazioni profit e non profit, volontariato ma anche singoli cittadini, del valore e dell’importanza dell’essere, sentirsi e fare “Comunità” per poter incidere nel territorio in cui si intende agire. Un’esperienza che può essere partecipata anche da realtà di altri territori per poterne eventualmente esportare le buone pratiche e gli auspicati effetti e risultati positivi generati. 
 
Caratteristiche del progetto
La progettazione si caratterizza dalla costruzione di rete attraverso il coinvolgimento di 11 partner e introducendo, quali elementi di novità, la sovrapposizione di linguaggi attraverso contenuti e tipologia di soggetti coinvolti nei quali aggiungere il tentativo di sperimentare nuove forme dello stare assieme finalizzate a generare forme di auto-aiuto partendo da un luogo di aggregazione, come gli spazi a uso sociale e il bar presso la Residenza Salvi, per espandendosi nel tempo e nello spazio ai quartieri circostanti grazie a una contaminazione che deriva dal coinvolgere soggetti extraterritoriali, relativamente all’impatto diretto del progetto, affinché acquisiscano le buone pratiche per poter avviare analoghe esperienze nel loro territorio/quartiere di appartenenza.
Altro valore determinante è l’interconnessione del progetto di “Anziano Valore Comunità” con altre azioni progettuali che agisce su tre dimensioni settoriali specifiche, a partire dalla principale e focus del progetto ovvero quella relazionale e sociale, che intende stimolare l’incontro tra persone, attraverso l'uscita dall’isolamento abitativo, e tra generazioni coinvolgendo i giovani e le loro tipiche relazioni con adulti e anziani per sperimentare nuove forme di reti di vicinato e forme di mutuo-aiuto; in affiancamento a questo si intende attivare la sfera dell'approfondimento culturale che aiuta a mettere insieme persone e idee cercando di generare visione, pensiero e capacità progettuale innovativa nell’aumentare la capacità di leggere i bisogni del presente e, soprattutto, del futuro attraverso la conoscenza e valorizzazione del vasto patrimonio culturale e artistico vicentino con una particolare attenzione al tema della carità.
 
 Risultati attesi
Le attività previste dovrebbero creare consapevolezza sul “Valore dell’Anziano” e della necessità di una cultura del “prendersi cura della persona”; è e sarà una questione sempre più nodale e incisiva nella gestione dei beni comuni affrontando tale questione in un’ottica di comunità, ovvero che comprenda tutti e non delegata e relegata solo alla sfera pubblica: è questo il fondamento di ciascun progetto che voglia offrire risposte concrete nel breve, ma soprattutto nel medio e lungo periodo.
È con questa convinzione che il progetto “Anziano Valore Comunità” agisce con una “strategia a tenaglia” utilizzando le leve sociali-relazionali e culturali come “bracci” per arrivare a far emergere, afferrare, sollecitare, estrarre, tutte le energie, competenze e disponibilità presenti nel territorio per costruire e realizzare un progetto collettivo nel quale, IPAB di Vicenza, svolge il ruolo di “perno” sociale aggregando attorno a sé diverse realtà organizzate della comunità civile mediante l'intercettazione delle diverse fasce generazionali.
Siamo convinti che in questa strategia si trova il senso per inserire i diversi linguaggi pensati: quello relazionale-sociale, quello culturale e quello artistico. Linguaggi che interagiscono in un’ottica di medio periodo perché mirano a sviluppare coscienza, conoscenza ed educazione.
Il progetto “Anziano Valore Comunità”, risponde inoltre a due principi inseriti nella Costituzione della Repubblica Italiana, ovvero il principio della solidarietà e quello della sussidiarietà che richiamano a un impegno congiunto tra enti e istituzioni di natura, o funzione, pubblica e privata, organizzazione del terzo settore e del volontariato oltre a singoli cittadini. 
I risultati previsti vanno in molteplici direzioni, alcuni verso l’interno, ossia dei benefici per chi vive e opera nelle residenze per anziani, e altri verso l’esterno:
  • creare un contesto vivace e frequentato che, nel rispetto delle dinamiche relazionali e delle condizioni di salute psico-fisica degli ospiti delle residenze per anziani, offrano a questi ultimi diverse occasioni per dialogare e sentirsi parte attiva e viva;
  • facilitare la frequentazione delle residenze per anziani da parte di cittadini che prima non frequentavano o, addirittura non conoscevano il luogo e l’attività stimolando così anche un rilancio del volontariato;
  • avvicinare le nuove generazioni alle tematiche degli anziani sia come sensibilità verso il tema delle fragilità che quale occasione di conoscenza e cultura attraverso la vita e le storie degli ospiti delle residenze;
  • offrire ai giovani la possibilità di esprimere i loro talenti e le loro passioni per metterle a disposizione di un bene collettivo;
  • innestare nei quartieri limitrofi un processo che stimoli la nascita di forme di auto-aiuto valorizzando le competenze e il tempo delle persone affinché possano essere usati per generare valore e bene comune oltre che sane e qualificate relazioni personali;

Il progetto è stato pensato e può essere realizzato con la volontà di avviare una condivisione sistemica con i soggetti individuati in fase di avvio, ovvero con i partner individuati per il progetto, e altri che si conosceranno e si incontreranno nel corso del tempo. Per questo “Anziano Valore Comunità” non nasce oggi ma è frutto di un percorso intrapreso negli ultimi due anni da IPAB di Vicenza proprio con l’intento di ricollegarsi, riconnettersi e mettersi in relazione con i soggetti e le persone del territorio in cui opera. La condivisione instaurata con i diversi partner va, pertanto, quasi sempre oltre il progetto stesso perché basata su uno sguardo al futuro che richiama alla coesione e alla comprensione del dover agire sempre più in sinergia collaborativa.

L’intersettorialità del progetto, che deriva da azioni dirette dello stesso e da altre che si attiveranno in base alle alleanze o collaborazioni con i molteplici soggetti attivi in città, produrrà verosimilmente benefici molteplici proprio perché si agirà su leve contenutistiche variegate, incrociando così interessi e passioni. Tale metodologia permetterà di incrociare diversi potenziali utenti attivando così un passa-parola o incroci di occasioni che faciliteranno il formarsi di micro-comunità di utenti che, tramite questo, avranno la fruizione collettiva dello spazio e delle proposte.
I linguaggi toccheranno quasi tutte le aree indentificate dal progetto, da quella culturale e ricreativa a quella dell’attività fisica attraverso percorsi e camminate per partecipare a singole proposte, da quella formativa rispetto all’uso delle nuove tecnologie sino al protagonismo diretto negli aspetti organizzativi e gestionali delle attività laddove possibile.
L'unione di realtà, forze, competenze ed esigenze diverse diventa indispensabile se si vuole rispondere in maniera capillare e collegiale a bisogni che provengono da target differenti e se si vuole che questi interagiscano e si integrino fra loro. Intervenire quindi in più aree, grazie al contributo di più elementi, comporta dei benefici a medio-lungo termine in relazione alla capacità di farsi comunità accudente e solidale, forte della riscoperta del valore dei rapporti, non sempre facili, fra generazioni diverse. La riscoperta della comunanza di alcuni stadi, come ad esempio la solitudine, può portare a vicinanza e al sollievo della stessa.
 
 Attività da realizzare
Le azioni che si intendono perseguire sono:
  • la proposizione di attività ricreative, culturali e sociali che sappiano coinvolgere la popolazione cittadina;
  • la messa a disposizione di alcuni locali per poter svolgere attività di studio, co-working e incontri di vario genere aperti alla cittadinanza e in particolare ai giovani;
  • la proposizione di iniziative in sinergia e collaborazione con realtà associative e culturali del territorio che possono essere ospitate negli spazi della Residenza Salvi ovvero accompagnando gli anziani interessati nelle diverse sedi, privilegiando forme di cammino collettivo sia per favorire l’attività fisica sia quella relazionale durante i diversi trasferimenti;
  • la proposizione di passeggiate con diverse finalità: conoscenza culturale, percorsi di cammina-mente (allenamento psico-fisico), forme di autoaiuto di comunità (per raccogliere e soddisfare piccoli bisogni quotidiani);
  • la riapertura del bar interno che preveda una gestione di carattere sociale dello stesso quale luogo di incontro e di relazione tra gli anziani ospiti della casa di cura e i cittadini (anziani e giovani) e i fruitori delle attività programmate così da favorire.
A latere di queste attività, nelle quali l’anziano coinvolto può svolgere sia un’attività passiva, in termini di fruitore, che attiva, venendo coinvolto negli aspetti organizzativi e gestionali, si inizierà a operare per la sperimentazione e l’attivazione di reti di vicinato e di prossimità inizialmente con il quartiere di S. Andrea  perchè attiguo alla residenza. Si tratterà di un progetto pilota che, una volta avviato, potrà fungere da stimolo e da aiuto per esportare tali attività anche in altri 4 quartieri cittadini presenti nelle vicinanze. 
L’anziano viene coinvolto sotto più aspetti, cercando di valorizzare nel miglior modo possibile la sua qualità di vita psicologica, fisica e relazionale facendo in modo che possa mettere a disposizione le proprie energie, competenze e abilità nella sua veste pro-positiva e partecipativa al progetto o beneficiare delle attività proposte, arrivando a considerare la sede della Residenza Salvi uno dei suoi punti di riferimento sia per vivere bene e sia per positive relazioni nella propria quotidianità.
L’auspicio sotteso al progetto è che l’incrocio di varie attività, la molteplicità di linguaggi proposti, che toccano gran parte degli aspetti evidenziati dal presente bando, la costituzione di un luogo fisico, che è allo stesso tempo base e motore di tutta la progettualità, e l’ampia rete relazionale messa in atto attraverso l’apporto dei partner iniziali cui si aggiungerà in seguito il coinvolgimento di scuole, università, conservatorio, gruppi parrocchiali, oratori, enti e associazioni culturali e ricreative possano innescare un processo positivo che vuole essere contaminante per altri contesti territorialmente vicini. Proprio per questo, alcuni dei partner presenti, svolgono la loro attività a favore della comunità anche in quartieri non direttamente toccati dal progetto.
Con questo percorso si potranno attivare diverse opportunità per rispondere in modo coerente agli obiettivi del presente Bando legato all’invecchiamento attivo.
 
 
 Per informazioni:
Ufficio Segreteria: 0444/218811- Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
Link alla pagina FB di IPAB di Vicenza: https://www.facebook.com/ipab.vicenza.it/
 
Alinsieme: link alla pagina del progetto: https://www.alinsiemecoop.org/anziano-valore-comunita/
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